Canto a Tenore? A Oliena! A Natale!

Un record nazionale di sicuro quello che, nel campo della musica, ha ottenuto Oliena: può annoverare ben otto gruppi di canto, cinque dei quali a tenore e regolarmente iscritti all'albo regionale dei "gruppi" a tenore (termine improprio gruppi, ndr): Tenore "Corrasi", Tenore "Ulianesu", Tenore "Lanaitho", Tenore "Santu Lussugliu", Tenore "Santu Juvanne", Tenore "Antoni Mereu", Tenore "Santu Nasciu", Tenore "Predu Muchera". E non si può dire che i componenti non siano "trasversali" come età, si segnala un tredicenne ma anche un sessantenne. In Comune, con un certo orgoglio, dicono che, dopo Nuoro, molto più grande, Oliena è la cittadina con il maggior numero di cantanti. A Natale quasi tutti si esibiranno nelle cerimonie dell'Avvento e poi dei presepi, sia i cantanti, per così dire, "ufficiali", che quelli aggregati ai gruppi, che non ne fanno parte in maniera stabile ma che hanno passione e qualità.

Il perché si sia evoluta questo tipo di musica, non è chiarissimo e comunque la motivazione si perde nella notte dei tempi. Tutto si basa su un "canto polifonico composto dall'unione di quattro voci: sa vohe, sa mesuvohe, su hontra e su basciu”. E che la spontaneità è stata alla base della nascita del "canto a tenore” e del suo sviluppo, è data dal fatto che nell’area dove è conosciuto e praticato, vi sono, al di là delle componenti di base, tante e tante variazioni che spesso solo gli esperti ne comprendono l’origine e la consistenza; una sorta di dialetto musicale, cosa singolarissima, che si accompagna anche alle variazioni del costume tradizionale e della parlata.

Da notare come il canto a tenore sia uno dei beni, dal 2008, Patrimonio immateriale dell'umanità UNESCO.